Un altro femminicidio
Il femminicidio di Sara Campanella segue le stesse dinamiche dei femminicidi di cui leggiamo ultimamente
Ennesimo femminicidio in Italia. Sara Campanella, una ragazza di 22 anni, è stata uccisa da un suo collega dell’università: il 27enne Stefano Argentino.
La cosa su cui dovremmo focalizzarci è che molto spesso leggiamo notizie di femminicidi che hanno più o meno la stessa dinamica: i femminicida sono uomini in apparenza normali, come tanti.
Ieri sono intervenuta nella trasmissione “Revolution. Il mondo cambia ogni giorno” di Stefano Feltri su Rai Radio 3 per parlarne.
Potete riascoltarla qui:
E leggere l'articolo qui:
Vi lascio con la definizione di “femminicidio” dell’antropologa Marcela Lagarde:
Il femminicidio è la forma estrema della violenza di genere contro le donne, prodotto dalla violazione dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato attraverso varie condotte misogine, quali i maltrattamenti, la violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria, istituzionale, che comportano l'impunità delle condotte poste in essere, tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una condizione indifesa e di rischio, possono culminare con l'uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all'insicurezza, al disinteresse delle istituzioni e all'esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia.
Ti ho ascoltata subito al risveglio stamattina, intervento davvero eloquente e necessario Anna, grazie!